Video realizzato da alcuni studenti di Crotone
martedì 12 maggio 2009
L'etica della qualità della vita
Se la bioetica cattolica si identifica con la “Teoria della Sacralità della Vita”, la bioetica laica si rifà invece a quella dell’ “Etica della Qualità della Vita”.
In Italia lo schema principale della bioetica laica è stato tracciato da Maurizio Mori che si è soffermato anche, come vedremo, sulla “novità” della bioetica identificandola con un vero e proprio “movimento culturale”.
In Italia lo schema principale della bioetica laica è stato tracciato da Maurizio Mori che si è soffermato anche, come vedremo, sulla “novità” della bioetica identificandola con un vero e proprio “movimento culturale”.
Il punto cardine dell’etica laica sostenuta da Mori è costituito dall’adesione all’idea secondo cui non bisogna credere ad alcun “principio della sacralità della vita, ma affidarsi a un’ “etica della qualità della vita”. La bioetica laica si allontana così da ogni principio di “dovere assoluto” per proporre una sorta di pluralismo morale. In altre parole, all’interno del paradigma laico “il criterio fondamentale non è più l’obbedienza a un dovere assoluto, ma è la considerazione del benessere degli individui coinvolti e/o del rispetto delle scelte individuali” [Mori, 1996].
I risvolti pratici di quest’idea portano molto lontano da quella che abbiamo indicato come “etica della sacralità della vita”. Per fare un esempio, i laici sostengono con convinzione il diritto di ciascuno di scegliere, in alcuni casi specifici, di morire. Non è più importante tutelare la vita umana in sé ma la qualità della vita stessa; non conta più la durata della vita, ma la sua qualità.
Il caso di Eluana Englaro può essere a questo proposito illuminante. Lo stesso Mori, qualche giorno dopo la morte di Eluana, provocata dall’interruzione delle cure che la mantenevano in vita, ha scritto:
“La sfera di cristallo della sacralità attraverso cui guardavamo il mondo ci faceva vedere la vita come buona in sé. Invece, Eluana ci ha mostrato che buona non è la «vita in sé», ma la «vita buona», ossia la vita con contenuti buoni. Non sempre la vita è buona: per Eluana, a un certo punto, non lo più stata”. (“Ha rotto l’incantesimo. La vita buona è solo quella consapevole”, l’Unità, 10 febbraio 2009)
Materiali scaricabili:
Manifesto di bioetica laica – Carlo Flamigni, Armando Massarenti, Maurizio Mori, Angelo Petroni (da “Il Sole24Ore” – 9 giugno 1996)
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L’etica della sacralità della vita come frontiera agli eccessi della scienza
Come abbiamo anticipato, la bioetica in Italia ha acceso un burrascoso dibattito tra due tradizioni di pensiero contrapposte, una portatrice di una visione religiosa della vita e l’altra di una visione laica.
Molto energica in proposito è stata la presa di posizione della Chiesa cattolica. Tra tutti i cattolici che si sono occupati di bioetica segnaliamo in particolare Elio Sgreccia (nella foto), autore di un testo fondamentale sull’argomento: Bioetica. Manuale per medici e biologi.
Nel primo capitolo del libro l’autore affronta le questioni teoriche e filosofiche della bioetica e rintraccia le origini storico-sociali della disciplina.
La bioetica come disciplina, secondo Sgreccia, risale al processo di Norimberga, in cui i medici coinvolti negli esperimenti sugli esseri umani prigionieri nei campi di concentramento, furono giudicati colpevoli. Infatti, la sentenza della Corte – il cosiddetto “Codice di Norimberga” - è considerata il primo documento della bioetica.
Effettivamente, le sperimentazioni biomediche e biogenetiche sulle vittime dell’Olocausto rappresentano il primo tentativo di intervento artificiale nei processi della vita che ha tentato di infrangere per la prima volta l’ordine finalistico secondo il quale ogni essere vivente ha un suo specifico scopo o fine.
Per i cattolici quest’ordine è dato una volta per tutte da Dio, che ha messo l’uomo al centro del creato sottolineandone la dignità e l’intangibilità. Partendo da questo presupposto, Sgreccia ritiene che il compito fondamentale della bioetica è quello di tutelare proprio l’intangibilità dell’uomo, erigendo una “frontiera etica al progresso scientifico”.La prospettiva filosofica dei cattolici, alla quale si rifanno gli scritti di Sgreccia, e quella del “personalismo ontologico” di tipo tomistico-aristotelico secondo cui “l’uomo viene considerato nel suo “essere” e nel suo valore ontologico, per quello che è, e viene difeso da ogni potere di strumentalizzazione e da ogni ideologia” [Sgreccia, 1986]
Molto energica in proposito è stata la presa di posizione della Chiesa cattolica. Tra tutti i cattolici che si sono occupati di bioetica segnaliamo in particolare Elio Sgreccia (nella foto), autore di un testo fondamentale sull’argomento: Bioetica. Manuale per medici e biologi.
Nel primo capitolo del libro l’autore affronta le questioni teoriche e filosofiche della bioetica e rintraccia le origini storico-sociali della disciplina.
La bioetica come disciplina, secondo Sgreccia, risale al processo di Norimberga, in cui i medici coinvolti negli esperimenti sugli esseri umani prigionieri nei campi di concentramento, furono giudicati colpevoli. Infatti, la sentenza della Corte – il cosiddetto “Codice di Norimberga” - è considerata il primo documento della bioetica.
Effettivamente, le sperimentazioni biomediche e biogenetiche sulle vittime dell’Olocausto rappresentano il primo tentativo di intervento artificiale nei processi della vita che ha tentato di infrangere per la prima volta l’ordine finalistico secondo il quale ogni essere vivente ha un suo specifico scopo o fine.
Per i cattolici quest’ordine è dato una volta per tutte da Dio, che ha messo l’uomo al centro del creato sottolineandone la dignità e l’intangibilità. Partendo da questo presupposto, Sgreccia ritiene che il compito fondamentale della bioetica è quello di tutelare proprio l’intangibilità dell’uomo, erigendo una “frontiera etica al progresso scientifico”.La prospettiva filosofica dei cattolici, alla quale si rifanno gli scritti di Sgreccia, e quella del “personalismo ontologico” di tipo tomistico-aristotelico secondo cui “l’uomo viene considerato nel suo “essere” e nel suo valore ontologico, per quello che è, e viene difeso da ogni potere di strumentalizzazione e da ogni ideologia” [Sgreccia, 1986]
Risorse:
- Il concetto di persona nel pensiero personalista-ontologico (articolo di Vittorio Possenti Ordinario di Filosofia Morale all'Università di Venezia e membro del Comitato Nazionale di Bioetica)
lunedì 4 maggio 2009
Obiettivi del modulo tematico
Obiettivi specifici del modulo
- Capire le varie posizioni dell’argomento
- Definire il ruolo della morale in rapporto alla ricerca scientifica proposte dalle varie scuole di pensiero.
- Comprendere i presupposti filosofici della bioetica.
- Individuare l’origine della bioetica e coglierne le problematiche centrali.
- Esporre il principio fondamentale della bioetica cattolica.
- Esporre gli argomenti centrali della bioetica laica.
- Illustrare le opposte posizioni in campo bioetico.
- Argomentare a favore di una tesi o dell’altra.
- Contenuti
La bioetica: il dibattito italiano
1. I presupposti filosofici della bioetica
L'etica della sacralità della vita come "frontiera etica al progresso scientifico"
L'etica della qualità della vita: il superamento dei doveri assoluti
2. L'orizzonte culturale della bioetica
La bioetica il pluralismo morale della società postmoderna
L'impossibilità del politeismo etico
3. Del nascere: sostituirsi alla natura?
La fecondazione artificiale
La clonazione umana
4. Del morire: il problema della "buona morte"
Il rifiuto cattolico dell'eutanasia
La difesa laica del diritto di morire
Testo di riferimento:
Le tracce del pensiero, temi e percorsi della filosofia, a cura di Giovanni Fornero, volume III, Paravia
Avvertenze
- Il percorso che abbiamo iniziato a tracciare con questo blog è complementare a quello proposto dal libro di testo. Ulteriori letture antologiche, oltre a quelle già proposte, saranno indicate nella barra laterale, nel menu "Materiali".
- Questo blog è stato realizzato da Antonio Lupia, nell'ambito del corso per i neo immessi in ruolo della provincia di Milano.
Testi antologici:
- Elio Sgreccia
- Maurizio Mori
- Hugo T. Engelhardt
- Francesco D'Agostino
- Eugenio Lecaldano
Finalità e obiettivi per questa programmazione si rifanno a quelli suggeriti dalla commissione “Brocca”.
Obiettivi generali disciplinari
- Dimostrare una buona conoscenza manualistica degli argomenti presentati.
- Riconoscere e utilizzare, nella esposizione orale e scritta, il lessico e le categorie essenziali del ragionamento filosofico.
- Esporre con rigore logico e con competenza gli argomenti affrontati.
- Definire ed esporre i concetti e le teorie con padronanza terminologica.
- Problematizzare temi e correnti cogliendone la storicità.
- Enucleare le idee centrali nel testo filosofico.
- Ripercorrere il contenuto ideativo e il reticolo argomentativo del testo e rintracciarne gli scopi.
- Riassumere le tesi fondamentali e commentarle.
- Inserire i vari elementi letti nel quadro dell’intera opera dello stesso autore.
- Collegare la tesi individuata nel testo al pensiero complessivo dell'autore.
- Ricostruire il pensiero di un autore partendo da un dato aspetto, operando opportuni collegamenti.
- Utilizzare categorie della filosofia e confrontarle con la propria realtà.
- Utilizzare riferimenti testuali per illustrare le problematiche.
- Trasferire concetti chiave già appresi per esporre argomenti nuovi.
- Cogliere la valenza multidisciplinare dei percorsi di studio valorizzando l’unità della conoscenza e operando delle connessioni tra i vari ambiti del sapere.
sabato 2 maggio 2009
Benvenuti!
Benvenuti nel mio blog didattico sulla bioetica. Oltre agli alunni della classe 5^ B, ai quali sono indirizzati gli spunti di riflessione e i materiali che serviranno per lo studio e l’approfondimento del tema, spero che i post raggiungano visitatori esterni, magari studenti di altre scuole, che supportino e completino con i loro commenti il lavoro e contribuiscano a rendere più vivace l’apprendimento.
Il tema del blog è la bioetica, intesa come riflessione filosofica nata in seguito ai problemi etici sollevati dall’applicazione delle più recenti tecnologie alla medicina, alla biologia e, più in generale, alle scienze della vita.
Vista la vastità del tema, mi limiterò prendere in considerazione il dibattito italiano attraverso i maggiori protagonisti delle due contrapposte posizioni. Cercherò di illustrare quindi la concezione laica dell’etica e quella religiosa cattolica, soffermandomi anche sulle conseguenze pratiche che le scelte in campo bioetico determinano sul piano legislativo.
Il tema del blog è la bioetica, intesa come riflessione filosofica nata in seguito ai problemi etici sollevati dall’applicazione delle più recenti tecnologie alla medicina, alla biologia e, più in generale, alle scienze della vita.
Vista la vastità del tema, mi limiterò prendere in considerazione il dibattito italiano attraverso i maggiori protagonisti delle due contrapposte posizioni. Cercherò di illustrare quindi la concezione laica dell’etica e quella religiosa cattolica, soffermandomi anche sulle conseguenze pratiche che le scelte in campo bioetico determinano sul piano legislativo.
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